sul giorno 11 Maggio, 2011

“chi vedrà, vivrà”
Vediamo la prima; avremo poi quasi un anno per meditare e focalizzare meglio la pros­sima. Vorrei però, prima di procedere sulla via dell´indagine, non di natura me­dia­ni­ca, ma basata sulla dialettica matematica e pur soggettiva del terreno astrologico, spez­zare un´ul­ti­ma lancia a favore del buon senso.
Abbiamo avuto un esempio di tali capacità nella figura di R. Bendandi; che se fosse così scontato, vivremmo all´ombra del silenzio di quei sismologi che ne potrebbero prevedere ogni giorno, ma non ce lo dicono mai
Le Voci che, dal passato, puntano con ogni probabilità alle attuali circostanze non sono po­che, sia ben presenti da millenni, che rinnovate da Sapienti, di ogni lingua e tra­di­zione. Purtroppo, va aggiunto, anche speculate e manipolate al fine - più o meno con­sa­pe­vo­le - di in­ge­ne­ra­re il massimo disorientamento, abbassando le difese, la fiducia e la presa di co­scien­za della realtà.
Sono noti altresì in chiave di preveggenza, un brano tra le profezie di Padre Pio: a sua volta riferito ad un mese di Maggio: "…chiedo a tutti di pregare per il mondo intero… Avrete dei momenti tragici… State attenti al mese di Maggio… Vedo ancora dei terremoti, delle alluvioni… Vedo del sangue. Povera Italia… sta an­dan­do verso una brut­ta violenza. Pregate, pregate, affinché la pietà di Dio risparmi qualcosa. Pregate per i tre giorni di buio che vivrete … Ma non lasciatevi smarrire. Vi saluto e vi bene­dico… Che il Signore vi aiuti, perché di aiuto ne avrete molto bisogno."
(da «I grandi Profeti» di Renzo Baschera)
ed una fra le cen­tu­rie di Nostradamus, la IX-83 , con una pro­fe­zia che richiama la pri­ma, ipo­te­tica col­lo­ca­zione astrologica:
"CON IL SOLE A VENTI GRADI DEL TORO TREMERÀ LA TERRA COSÌ FORTE…"
seguito da un riferimento fortemente emblematico:
"…CROLLERÀ IN PIENO IL GRAN TEATRO".
Un GRAN TEATRO (colos­sus=grande, impo­nente) in­di­ca­to da un logo evi­den­te­mente scon­tato da se­co­li, po­treb­be vero­si­mil­mente rife­rirsi al Colosseo, l´an­fi­te­a­tro per eccellenza? a meno che intendesse alludere al “gran teatro” storico-politico rap­pre­sen­ta­to dal Vaticano - per restar su Roma - e ad un crollo an­cor più radicale (in pieno).
E già che ci siamo, in odor di comprensione dell´Intelligenza del Creato, che muo­ve quelle " più cose in cielo e in terra, di quante riempiano la bocca de' filo­so­fi " ( Shake­speare, Amleto…), è d´uopo meditare sulle parole del grande veggente, Peter Deunov (1864-1944):
“I terremoti non sono solo dei fenomeni di natura meccanica; il loro obbiettivo è anche di risvegliare l’intelletto e il cuore degli uomini, così che essi possano li­be­rar­si dagli errori e dalle loro follie e perchè comprendano che non esistono solo loro nell’universo.”
(l´idea stessa di un tale scuotimento sotto i nostri piedi si para contro l´innata arroganza e la pretesa di essere i soli arbitri e dispositori della nostra realtà - e non solo quella - provocan­do un´incontrollabile frustrazione, e dunque sca­te­nan­do le più insensate reazioni per di­fen­der­le; ma siccome ci trova impotenti, spesso scivola nel rigetto inconscio)


http://astrologia.astrotime.org/Bendandi_due%20previsioni%20apocrife.html